Spazio Infinito

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    SuperEnalotto di martedì 30 aprile 2024
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    Timothy Gallaudet, un ex ammiraglio della Marina degli Stati Uniti, ha proposto alla NASA di interrompere la ricerca di UFO nei cieli e iniziare a cercare gli alieni negli oceani di ufo sottomarini. Questa proposta rivoluzionaria nasce dalla scoperta di un’anomalia sul fondale marino al largo della costa della California.

    La Scoperta

    Il Telegraph ha rivelato un piano di Gallaudet. Il piano riguarda l’uso di un ROV, un veicolo subacqueo telecomandato. Questo strumento servirà per esplorare e filmare una trincea misteriosa. Questa trincea si trova sul fondale marino a San Diego.

    Nonostante la mancanza di supporto immediato, Gallaudet non si è fermato. Ha raccolto testimonianze da vari membri della Marina. Anche il personale militare e la Guardia Costiera degli Stati Uniti hanno contribuito. Tutti loro hanno osservato oggetti non identificati nelle acque.

    Queste testimonianze hanno rafforzato la convinzione di Gallaudet. Gli oggetti non identificati potrebbero nascondere segreti inimmaginabili. Ecco perché la sua ricerca continua, nonostante le difficoltà.

    Eventi Misteriosi Segnalati dai Militari

    Gli eventi misteriosi segnalati dai militari sono numerosi e intriganti. Un evento notevole risale al 2019. In quell’occasione, un oggetto oscuro è stato filmato. Questo oggetto si muoveva a una velocità impressionante. Poi, in modo altrettanto rapido, si è tuffato sott’acqua. Questo avvistamento ha sollevato molte domande e ha stimolato ulteriori ricerche.

    Un altro evento significativo risale al 2004. In quell’anno, i piloti della Marina degli Stati Uniti hanno avvistato un oggetto misterioso. Questo oggetto fluttuava appena sopra l’acqua. L’avvistamento ha suscitato grande interesse e ha portato a ulteriori indagini.

    Questi eventi, insieme ad altri avvistamenti, hanno alimentato la curiosità e l’interesse per gli oggetti non identificati. Hanno anche rafforzato la convinzione che ci sia molto da scoprire e comprendere. La ricerca continua, con l’obiettivo di svelare i misteri che questi avvistamenti rappresentano.
    La Ricerca di “Alieni Sottomarini”
    “La ricerca di ‘Alieni Sottomarini’ è un tema che sta guadagnando attenzione. Gallaudet, un noto ricercatore, sostiene che i dati acustici in possesso della Marina USA potrebbero nascondere indizi sugli ‘alieni sottomarini’. Tuttavia, questi dati sono attualmente classificati come documenti segreti e non sono accessibili al pubblico.

    Gallaudet sollecita il governo degli Stati Uniti a dare priorità alla ricerca su queste anomalie sottomarine. Secondo lui, queste potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza marittima. La sua richiesta è chiara: è necessario un impegno maggiore per comprendere questi fenomeni e garantire la sicurezza dei nostri mari.”
    La Conferenza della Sol Foundation

    “La Conferenza della Sol Foundation è stata un evento significativo. Durante questa conferenza, Gallaudet ha portato alla luce le testimonianze di molte persone. Queste persone hanno riferito di aver osservato fenomeni insoliti nei mari di tutto il mondo. Questi avvistamenti non sono limitati a una singola regione, ma sono stati segnalati globalmente.

    Gallaudet ha sottolineato l’importanza di comprendere meglio questi fenomeni. Ha affermato che la comprensione di questi fenomeni potrebbe avere implicazioni significative per la nostra conoscenza del mondo marino.

    n risposta a queste osservazioni, il Dipartimento della Difesa ha preso un’iniziativa importante. Ha istituito l’All-Domain Anomaly Resolution Office. Questo ufficio è dedicato allo studio degli UFO. Tra agosto 2022 e aprile 2023, l’ufficio ha registrato 274 avvistamenti di UFO. Questo dimostra l’importanza e l’urgenza di studiare questi fenomeni.”
    Conclusioni

    “Le conclusioni che possiamo trarre sono significative. Non è più sufficiente cercare tracce aliene solo guardando il cielo. Ora, dobbiamo estendere la nostra ricerca anche alle profondità del mare. Questo è un cambiamento di paradigma importante nella ricerca di vita extraterrestre.

    Il Telegraph ha riportato le considerazioni di Tim Gallaudet, un rispettato contrammiraglio e oceanografo. Nel suo libro, scritto per il think tank della Sol Foundation, Gallaudet presenta una nuova prospettiva. Afferma che gli oggetti sommergibili non identificati, o USO, rappresentano una ‘vera minaccia’ per la sicurezza marittima internazionale.

    Secondo Gallaudet, queste ‘grandi imbarcazioni luminose’ potrebbero nascondersi nelle profondità inesplorate dei nostri oceani. Questa è una possibilità che non possiamo ignorare. Gallaudet sostiene con forza che la ricerca oceanica dovrebbe ‘essere elevata a priorità nazionale’. Questo sottolinea l’importanza di questa nuova frontiera nella ricerca di vita extraterrestre.”


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    Quando il nostro cane resta da solo a casa , ci troviamo spesso a domandarci cosa possa attraversare la sua mente. Sebbene non possiamo mai conoscere con precisione i pensieri di un cane, possiamo formulare alcune ipotesi basate sul suo comportamento del cane e sulle sue reazioni.
    Per Quanto Tempo Può Essere Lasciato da Solo un Cane?

    La domanda su quanto tempo un cane può trascorrere da solo non ha una risposta definitiva. Infatti, molti fattori entrano in gioco. Tra questi, l’età del cane, le sue abitudini e la sua personalità.

    È fondamentale ricordare che i cani sono animali sociali. Sentirsi parte di un gruppo è importante per loro. Questo è particolarmente vero per i cuccioli, che necessitano di passare molto tempo con i loro compagni umani.

    Tuttavia, ci sono momenti in cui un cane deve rimanere da solo. In questi casi, è importante abituare il cane alla solitudine in modo graduale. Questo aiuta a minimizzare lo stress e l’ansia che il cane potrebbe provare.
    Un altro fattore da considerare è la razza del cane. Alcune razze, come quelle selezionate per la caccia in muta, hanno una forte predisposizione sociale. Questi cani possono soffrire di più quando sono lasciati da soli. Al contrario, altre razze, come alcuni Terrier o i Pastori guardiani, tollerano meglio la solitudine.

    Tenendo conto di queste differenze e necessità specifiche, possiamo fare riferimento a alcune indicazioni di tempo massimo legate all’età del cane. Queste indicazioni sono state proposte dall’istruttrice americana Mary Janek, intervistata a tal proposito dall’American Kennel Club:

    Sotto le 10 settimane d’età: 1 ora;
    10/12 settimane: 2 ore;
    3 mesi: 3 ore;
    4 mesi: 4 ore;
    5 mesi: 5 ore;
    6 mesi: 6 ore;
    Oltre i 6 mesi: massimo 6/8 ore.

    Queste indicazioni possono servire come punto di partenza. Tuttavia, ogni cane è un individuo unico, con le sue esigenze e preferenze. Pertanto, è importante monitorare il comportamento del tuo cane e adattare le routine di conseguenza. Ricorda, il benessere del tuo cane dovrebbe essere sempre la priorità principale.
    Come Aiutare il Tuo Cane a Gestire la Solitudine
    Per aiutare un cane a gestire la solitudine, è fondamentale abituarlo a questi momenti fin da quando è cucciolo. Questo processo deve essere affrontato con calma e gradualità. È importante presentare questi momenti di solitudine come parte integrante della routine quotidiana del cane, senza alcuna agitazione. Un segnale o una frase pacata come “torno subito” può essere utile in questo contesto.

    Per facilitare il processo, si potrebbe scegliere di allontanarsi nei momenti in cui il cane è già tranquillo e non troppo eccitato. In questo modo, l’allontanamento potrebbe essere vissuto con minori difficoltà. Al contrario, se il cane è eccitato, l’allontanamento potrebbe essere percepito come più stressante.
    Il Ricongiungimento: Un Momento di Gioia

    Quando si ritorna a casa, è importante dedicare del tempo al cane. Questo potrebbe includere qualche istante di coccole o una bella passeggiata. Questi momenti di riunione dovrebbero essere piacevoli per entrambi.

    Tuttavia, è importante ricordare che ogni cane è un individuo con le sue esigenze specifiche. Se un cane ha subito traumi o ha vissuto momenti di abbandono in passato, potrebbe avere maggiori difficoltà a gestire la solitudine. In questi casi, potrebbe essere necessario consultare un veterinario esperto in comportamento o un istruttore cinofilo per individuare il percorso più adatto.
    Come Prevenire la Noia e la Solitudine

    Se non vogliamo che il nostro cane si annoi o soffra la solitudine quando è a casa da solo, dobbiamo fare alcune considerazioni. Ad esempio, quanto spesso viene portato a spasso? La sua routine quotidiana è monotona e ripetitiva? Riceve abbastanza stimoli mentali? Passa troppe ore da solo?

    È importante ricordare che i cani hanno bisogno di esplorare, incontrare altri cani, fare movimento e giocare, sia con noi che da soli. Più queste attività sono frequenti e “stancanti”, minore è il rischio che il cane possa soffrire eccessivamente quando è solo.
    Come Rendere la Vita del Cane Appagante

    Per aiutare il cane a gestire meglio i momenti di solitudine, dobbiamo rendere la sua vita appagante e ricca di stimoli. Questo include lunghe passeggiate, giochi insieme, esercizio fisico costante e altri momenti di condivisione. Queste attività dovrebbero essere organizzate e pianificate in modo da coprire l’intero arco di una settimana, non solo i momenti immediatamente precedenti alla solitudine.
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    Possiamo anche lasciare a disposizione del cane dei masticativi o i suoi giocattoli preferiti. Se ci rendiamo conto che il nostro cane si annoia o soffre la solitudine, dobbiamo cercare di capire come migliorare la sua situazione. Ricordiamo sempre che il benessere del nostro amico a quattro zampe dipende in gran parte da noi.
    Conclusione

    Lasciare il cane da solo a casa è un’opzione di cui non dovremmo mai abusare, poiché può avere conseguenze anche molto negative sul benessere psico-fisico del nostro compagno canino. Ricordiamo sempre di fare del nostro meglio per garantire il benessere dei nostri amici a quattro zampe, anche quando non siamo presenti.

    Spero che questo articolo ti sia stato utile per capire meglio cosa può passare per la mente del tuo cane quando è solo a casa. Ricorda, ogni cane è un individuo con le sue proprie esigenze e sentimenti, quindi è importante prestare attenzione ai segnali che ci manda e adattare di conseguenza le nostre routine e le nostre abitudini.

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    L’inquinamento atmosferico è diventato un problema sempre più urgente nelle moderne società urbane, e l’Italia non è immune da questa sfida ambientale. Identificare le città più inquinate del paese richiede un’analisi dettagliata dei dati sull’inquinamento dell’aria e dei molteplici fattori che lo influenzano. Esaminiamo quindi più da vicino questa delicata questione.

    Fattori di inquinamento delle città italiane

    Prima di tutto, è importante comprendere i principali fattori che contribuiscono all’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Tra questi, il traffico veicolare, l’industria, il riscaldamento domestico e le condizioni meteorologiche giocano un ruolo cruciale. Le concentrazioni di inquinanti come le polveri sottili (PM10 e PM2.5), gli ossidi di azoto (NOx) e il biossido di azoto (NO2) sono indicatori chiave dell’inquinamento atmosferico e sono spesso misurati per valutare la qualità dell’aria.

    Il traffico veicolare è spesso una delle principali fonti di inquinamento atmosferico nelle città italiane, con milioni di veicoli che circolano ogni giorno nelle strade urbane. Le emissioni da autoveicoli, camion e autobus contribuiscono alla formazione di inquinanti atmosferici come PM10, NOx e idrocarburi, aumentando i livelli di inquinamento, soprattutto nelle ore di punta del traffico.

    L’industria è un’altra fonte significativa di inquinamento atmosferico in molte città italiane, specialmente nelle aree industrializzate del nord del paese. Le fabbriche e gli impianti industriali emettono una varietà di sostanze inquinanti nell’aria, tra cui ossidi di azoto, biossido di zolfo e composti organici volatili, contribuendo alla formazione di smog e aumentando i rischi per la salute umana e l’ambiente.
    Il riscaldamento domestico è un ulteriore fattore da considerare, soprattutto durante i mesi invernali quando la domanda di riscaldamento aumenta. Molti italiani utilizzano ancora combustibili fossili come il gasolio, il carbone e il legno per il riscaldamento domestico, il che può portare all’emissione di particolato e altri inquinanti nell’aria, contribuendo all’inquinamento atmosferico locale.

    Le condizioni meteorologiche possono influenzare significativamente i livelli di inquinamento atmosferico in una città. Ad esempio, l’inversione termica può causare l’accumulo di inquinanti nell’aria, impedendo la loro dispersione e portando a concentrazioni elevate di inquinanti in determinate aree urbane. Inoltre, la mancanza di ventilazione e la presenza di condizioni meteorologiche stabili possono contribuire alla formazione di smog e alla ridotta qualità dell’aria.
    Le città più inquinate d’Italia

    Tra le città italiane più inquinate emergono spesso Milano, Torino, Napoli e Roma come le principali contendenti. Milano, con il suo intenso traffico veicolare e la presenza di industrie, ha spesso alti livelli di inquinanti atmosferici, in particolare PM10 e NO2. Torino, situata in una conca geografica, soffre di una scarsa dispersione degli inquinanti, aggravata dal traffico intenso e dalle emissioni industriali. Napoli, con il suo traffico congestionato e l’industria pesante, ha alti livelli di inquinamento atmosferico, soprattutto nelle zone urbane densamente popolate. Roma, capitale del paese, è afflitta da problemi simili, con l’aggiunta di condizioni meteorologiche sfavorevoli che contribuiscono all’accumulo di inquinanti nell’aria.
    Milano, una delle città più industrializzate d’Italia, soffre di livelli elevati di inquinamento atmosferico, in particolare di PM10 e NO2. La sua posizione geografica e la densità del traffico contribuiscono all’accumulo di inquinanti nell’aria, con conseguenti rischi per la salute pubblica e l’ambiente.

    Torino, situata in una conca geografica circondata dalle Alpi, soffre di un fenomeno noto come “smog delle Alpi“, in cui gli inquinanti atmosferici si accumulano nell’aria a causa della mancanza di ventilazione e della dispersione limitata. Questo fenomeno, insieme al traffico intenso e alle emissioni industriali, contribuisce ai livelli elevati di inquinamento atmosferico nella città.

    Napoli, una delle città più grandi e densamente popolate d’Italia, ha alti livelli di inquinamento atmosferico a causa del traffico congestionato, delle emissioni industriali e delle condizioni meteorologiche sfavorevoli. La mancanza di piani efficaci per la gestione del traffico e il controllo delle emissioni ha portato a una situazione in cui l’inquinamento atmosferico è diventato un grave problema ambientale e di salute pubblica nella città.
    Roma, capitale del paese e una delle città più antiche del mondo, soffre di livelli elevati di inquinamento atmosferico, principalmente a causa del traffico intenso e delle emissioni industriali. La sua posizione geografica, circondata da colline, può contribuire all’accumulo di inquinanti nell’aria, specialmente durante le condizioni meteorologiche sfavorevoli come l’inversione termica.
    Le città meno inquinate d’Italia

    D’altra parte, alcune città italiane si distinguono per la loro relativa pulizia dell’aria. Trento e Bolzano, situate in regioni montuose, godono di una migliore qualità dell’aria grazie alla minore densità di traffico e alla dispersione naturale degli inquinanti. Anche città come Trieste, Brescia e Verona mostrano livelli inferiori di inquinamento atmosferico rispetto alle metropoli più grandi, sebbene possano comunque essere soggette a episodi di inquinamento durante condizioni meteorologiche particolarmente avverse.

    Trento, situata nella regione montuosa del Trentino-Alto Adige, gode di una buona qualità dell’aria grazie alla sua posizione geografica e alla minore densità di traffico rispetto alle grandi città. La città ha anche adottato politiche ambientali volte a ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria urbana.

    Bolzano, capitale della provincia autonoma dell’Alto Adige, presenta una situazione simile a Trento, con livelli inferiori di inquinamento atmosferico grazie alla sua posizione geografica e alla minore densità di traffico. La città ha anche implementato misure per promuovere la mobilità sostenibile e ridurre le emissioni veicolari.

    Trieste, una città portuale situata sul Mar Adriatico, beneficia della sua posizione costiera e della minore densità di traffico rispetto alle grandi città italiane. Nonostante la presenza di alcune industrie, Trieste ha livelli inferiori di inquinamento atmosferico rispetto ad altre città, con una migliore qualità dell’aria.

    Brescia, situata in Lombardia, ha livelli inferiori di inquinamento atmosferico rispetto a Milano e altre città industriali della regione, grazie a una minore densità di traffico e a una maggiore dispersione degli inquinanti nell’aria. La città ha anche adottato misure per ridurre le emissioni industriali e promuovere la mobilità sostenibile.

    Verona, una delle città più belle e storiche d’Italia, ha livelli inferiori di inquinamento atmosferico rispetto alle grandi città del nord, grazie alla sua posizione geografica e alla minore densità di traffico. La città ha implementato politiche per ridurre le emissioni veicolari e migliorare la qualità dell’aria urbana.


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    L’8 aprile, un’eclissi solare totale sarà visibile nei cieli di 15 Stati USA, così come in alcune parti del Canada e del Messico. Milioni di spettatori lungo il percorso della totalità vedranno l’oscurità inquietante durante il giorno, mentre innumerevoli altri vedranno un’eclissi parziale. Questo evento sarà davvero spettacolare e potrebbe avere anche alcuni effetti bizzarri.

    Crollo delle temperature durante l’eclissi solare

    Le temperature possono scendere rapidamente quando la Luna copre il Sole: il calo dipende dalla posizione, dal periodo dell’anno e dal tipo di eclissi. Nella maggior parte dei luoghi si osservano cali di temperatura da 2-5°C durante un’eclissi totale, sebbene possa anche essere maggiore. Il Gettysburg Republican Banner ha riportato la più grande diminuzione conosciuta della temperatura derivante da un’eclissi solare totale il 9 dicembre 1834. La temperatura nel Sud della Pennsylvania è scesa da 78 a 50 gradi Fahrenheit (da +25°C a +10°C), in pochi minuti.
    L’8 aprile, durante l’eclissi solare, i venti cambieranno

    Oltre al calo della temperatura, le regioni interessate da un’eclissi possono aspettarsi un cambiamento nella direzione del vento. Innanzitutto, il vento si placa man mano che la Luna inizia a oscurare il Sole. Dopo che raggiunge il picco di copertura, inizia a intensificarsi, spesso soffiando in una direzione diversa, secondo quanto ha rilevato uno studio del 2016. Questo effetto si verifica con eclissi totali, anulari e anche parziali.
    I grani di Baily

    Se si osserva un’eclissi solare totale o anulare (in sicurezza, con un’adeguata protezione per gli occhi), si possono notare frammenti di luce attorno al bordo della Luna che appaiono perlati, come una collana. Questo fenomeno è noto come “grani di Baily“: prende il nome dall’astronomo Francis Baily, che descrisse l’effetto nel 1836, causato dalla luce solare che interagisce con la topografia irregolare della Luna.


    Protuberanze solari

    Le protuberanze solari, note anche come filamenti, sono enormi strutture di plasma e campo magnetico che emergono dalla superficie del Sole. Normalmente non possiamo vedere queste protuberanze dalla Terra. Durante un’eclissi possono essere visibili dietro la Luna, apparendo come i petali di un fiore.


    Interferenze nelle onde radio

    Sia le eclissi totali che quelle anulari interferiscono con determinate frequenze delle onde radio, e nessuno sa con certezza perché. Gli scienziati sospettano che potrebbe avere qualcosa a che fare con il modo in cui il Sole interagisce con la ionosfera terrestre, molto sensibile a eventi come brillamenti e tempeste solari. Lunedì 8 aprile gli appassionati radioamatori in tutto il Nord America saranno pronti a raccogliere dati su come le eclissi influiscono su queste trasmissioni.
    Animali confusi

    Quando il cielo diventa improvvisamente scuro nel bel mezzo della giornata, gli animali possono diventare molto confusi. Creature crepuscolari mostrano maggiore attività, mentre gli uccelli tornano ai nidi.
    Microrganismi sensibili

    Anche i microrganismi potrebbero essere sensibili alle eclissi solari. Uno studio del 2011 sui batteri su piastre Petri di laboratorio durante un’eclissi totale in India ha scoperto che i microbi diventavano più piccoli e assumevano forme diverse vicino al picco dell’eclissi. Tuttavia, questi risultati non sono stati ancora replicati.
    Eclissi solare e ombre strane

    Quando un’eclissi passa sopra di noi, la maggior parte degli occhi è puntata al cielo. Se, invece, si guarda il terreno, le ombre create da alberi e altri oggetti che provocano l’effetto “foro stenopeico” diventano screziate da piccole mezzelune. Durante il picco di un’eclissi anulare, si possono scorgere piccoli anelli di luce. Queste ombre si verificano anche durante le eclissi parziali.
    Ombre volanti

    Pochi secondi prima che un’eclissi raggiunga la totalità, potrebbero apparire strisce ondulate di luce e oscurità su superfici in tinta unita. Queste “ombre volanti” sono un po’ un mistero scientifico: gli astronomi non sanno ancora esattamente cosa le causi o perché appaiano solo raramente. Alcuni scienziati ipotizzano che possano essere una manifestazione delle distorsioni increspate dell’atmosfera terrestre. Qualunque cosa siano, sono state ben documentate: le registrazioni risalgono addirittura al IX secolo, secondo la NASA.
    Stelle e pianeti visibili Durante l’eclissi solare dell’8 aprile

    Durante un’eclissi solare totale, la Luna blocca abbastanza luce solare da far apparire nel cielo stelle e pianeti. Tuttavia, solo i più luminosi diventano visibili e quali appaiono dipende dalla posizione della Terra in quel momento. Ad esempio, durante l’eclissi solare dell’8 aprile sarà possibile vedere Venere, Giove e persino una cometa.







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    Durante le stagioni di migrazione in primavera e autunno, uno spettacolo affascinante si svolge nei cieli sopra di noi. Gli stormi di uccelli migratori assumono una curiosa forma a “V”. Questa disposizione specifica non è casuale, ma è il risultato di un fenomeno complesso che ha incuriosito i ricercatori per anni.
    Il Volo a V: Un Fenomeno Aerodinamico

    La forma a V degli stormi di uccelli in migrazione è un fenomeno affascinante che ha radici profonde nella fisica e nella biologia. Questa disposizione non è un semplice capriccio della natura, ma è il risultato di un sofisticato meccanismo aerodinamico che gli uccelli hanno sviluppato nel corso di milioni di anni di evoluzione.

    Quando gli uccelli in avanti sbattono le ali, l’aria che muovono crea una corrente che raggiunge quelli nella parte posteriore. Questa corrente d’aria agisce come un “vento a favore” per gli uccelli che seguono, facilitando il loro volo e consentendo loro di risparmiare energia significativa durante il lungo viaggio. Questo è particolarmente importante considerando che alcuni uccelli migratori possono percorrere migliaia di chilometri senza mai fermarsi.

    Ma la forma a V non è solo una questione di aerodinamica. È anche un esempio di come gli uccelli siano in grado di cooperare e coordinarsi tra loro durante la migrazione. Ogni uccello sa quando e dove posizionarsi all’interno della formazione a V, e quando è il momento di passare avanti e prendere il turno di guidare lo stormo. Questa “organizzazione solidale” è un altro aspetto affascinante del volo a V.
    Alternanza e Solidarietà tra gli Uccelli

    Gli uccelli che volano a V dimostrano un incredibile senso di solidarietà e cooperazione. Questa solidarietà si manifesta in modo particolare nell’alternanza dei ruoli durante il volo. Trovarsi sulla “punta” anteriore della V è più faticoso che stare alle due estremità posteriori. Questo perché l’uccello in testa deve affrontare la resistenza dell’aria e creare le correnti che facilitano il volo degli altri.

    Pertanto, gli uccelli che si trovano in testa scorrono verso la “coda” della formazione quando si sentono stanchi, venendo sostituiti dagli altri. Questo sistema di rotazione permette a tutti gli uccelli dello stormo di riposarsi periodicamente, distribuendo equamente l’onere del volo.

    Inoltre, questa alternanza nel ruolo di leader dello stormo non solo dimostra un senso di cooperazione, ma anche un livello di comunicazione e coordinamento sorprendentemente sofisticato tra gli uccelli. Questo comportamento suggerisce che gli uccelli migratori possono avere una comprensione intuitiva delle dinamiche di gruppo e della gestione dell’energia, che va ben oltre quello che potremmo aspettarci da creature così piccole.
    Il Caso degli Ibis

    Gli ibis sono una specie di uccelli migratori originari dell’Africa. Sono noti per le loro lunghe zampe, il collo allungato e il becco ricurvo. Ma ciò che rende veramente unici gli ibis è il loro comportamento di volo sincronizzato.

    Uno studio recente ha osservato questo fenomeno in dettaglio. Gli ibis, durante il volo, sincronizzano il battito delle loro ampie ali. Questo non è un semplice caso di sincronizzazione, ma un esempio di come gli uccelli utilizzano la fisica per il loro vantaggio.

    Gli ibis posizionano le punte delle loro ali in modo tale da catturare la corrente ascensionale prodotta dall’uccello che vola immediatamente davanti a loro. Questo comportamento, noto come “volo di formazione”, consente agli ibis di risparmiare energia durante i lunghi viaggi migratori.

    Il volo di formazione è un esempio di come gli animali possono adattarsi e sfruttare il loro ambiente per aumentare la loro efficienza. Nel caso degli ibis, questo comportamento ha permesso loro di migrare su lunghe distanze attraverso continenti, un’impresa che richiederebbe enormi quantità di energia senza l’uso del volo di formazione.
    La Forma a V: Utile anche contro la Predazione

    La formazione a V non è solo un meccanismo di risparmio energetico, ma potrebbe avere anche un ruolo importante nella difesa contro i predatori. Questa ipotesi è supportata da diversi studi che hanno esaminato il comportamento degli uccelli in volo.

    In una formazione a V, ogni uccello, ad eccezione del leader, ha una vista ininterrotta di tutti gli altri membri dello stormo. Questo significa che se un predatore si avvicina, non solo l’uccello attaccato, ma anche tutti gli altri membri dello stormo possono vederlo. Questa visuale consente a ogni uccello di reagire rapidamente a una minaccia, aumentando le possibilità di sopravvivenza dell’intero stormo.

    Inoltre, la formazione a V può essere intimidatoria per i predatori. Un grande stormo di uccelli che volano insieme in una formazione coordinata può sembrare un unico grande organismo, scoraggiando i predatori dal tentare un attacco.

    Infine, la formazione a V può anche aiutare nella comunicazione tra gli uccelli. Con ogni uccello in grado di vedere gli altri, i segnali visivi possono essere rapidamente trasmessi lungo la formazione, permettendo allo stormo di cambiare direzione o velocità in risposta a una minaccia.
    Conclusione

    La forma a V degli stormi di uccelli in migrazione è un fenomeno affascinante che combina aerodinamica, solidarietà tra gli uccelli e strategie di difesa contro i predatori. Questo mistero del mondo naturale continua a stupire e a ispirare ricercatori e appassionati di uccelli in tutto il mondo.


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    Grazie mille Andante!!!!!!!
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    Ariete (21 marzo – 20 aprile)

    La situazione cambia all'improvviso ma si sa che tu sei un segno che gli improvvisi addirittura li adora e soprattutto che è davvero bravissimo a cavalcarli! Succede che mentre il pianeta del pensiero si infila nel tuo segno zodiacale tu sei ancora più svelto del solito a dire quello che pensi, Venere nella tua dodicesima casa rallenta la sicurezza in te stesso e soprattutto nei tuoi sentimenti. L'intuito cioè quindi ma verrà spesso messo a disposizione di dubbi sentimentali.

    Voto 7
    Toro (21 aprile – 20 maggio)

    La situazione va piano piano aggiustandosi soprattutto perché il pianeta dell'amore passa a tuo favore. Quindi, insieme a Giove del quale eri già carichissimo, torni ad avere tantissime soluzioni per goderti la vita. Sono sicura quindi che questo Marte che continua a darti fastidio lo dirotterai semplicemente in un po' di stanchezza, al massimo in una minore dose di pazienza. In tutti i casi però tornerai felice con un bell'abbraccio.

    Voto 6
    Gemelli (21 maggio – 21 giugno)

    È stata bellissima questa piccola tregua dei pianeti nei tuoi confronti ma da questa settimana ricominci a sentirti particolarmente solo, abbandonato, spesso incompreso. Il fatto è che, conoscendoti, sarà davvero difficile che tu esprima queste sensazioni quindi chi ti sta intorno dovrà riuscire a comprenderle da solo e soprattutto a trovare il modo di coccolarti. Non sarà certo facile!

    Voto 6
    Cancro (22 giugno – 22 luglio)

    Per fortuna sei un segno che dà molto più spazio alle emozioni che non alla concretezza e alla realizzazione. Dico per fortuna perché mentre il pianeta dell'amore ti dona tutta la sua meravigliosa e travolgente emotività, quello del pensiero ti fa solo pernacchie. Esprimerai soltanto un 10º di quello che senti, a parole. Per tutto il resto sei disponibile sotto le coperte.

    Voto 8 e mezzo
    Leone (23 luglio – 22 agosto)

    E niente, caro il mio leone, siamo di nuovo qua a leccarci le ferite! La situazione è un pochino migliora grazie a Venere che ti rende un po' meno allergico all'amore e anche grazie a Mercurio che ti dona un po' di vivacità intellettuale. Giusto il necessario per riuscire a mantenere un dialogo sensato! Il problema resta sempre Marte in opposizione che abbassa drasticamente i livelli di autostima, sex appeal, voglia in generale. Insomma starai sul divano il più possibile.

    Voto 5
    Vergine (3 agosto – 22 settembre)

    Da questa settimana non ti farai certo alcun problema a mostrare tutta la freddezza gelida della quale una vergine è capace.e sappiamo che sei allenatissima! Tutto questo perché il pianeta dell'amore si mette in opposizione, come se non bastasse. Ti ricordo che in opposizione ci sta pure Saturno. Questo significa che per avere a che fare con te dovremmo essere veloci, chiari, senza alcuna sbavatura sentimentale. Che proprio non la sopporti!

    Voto 6 e mezzo
    Bilancia (23 settembre – 22 ottobre)

    Abbiamo detto che questo 2024 ti vedrà molto meno Bilancia bilanciata del solito! Il che sarà particolarmente divertente per noi è particolarmente eccitante per te. Iniziamo fin da subito con Mercurio in opposizione ma Marte a favore che ti renderanno spontanea, qualche volta addirittura un po' troppo spudorata. Inutile dire che quest'aria la cattiva ragazza ti rende particolarmente sexy.

    Voto 7 e mezzo
    Scorpione (23 ottobre – 21 novembre)

    Ti do un 6 e mezzo di incoraggiamento Scorpione perché diciamo che ne hai davvero bisogno. Ultimamente i pianeti si sono accaniti contro di te che non hai fatto altro che rinchiuderti nelle tue segrete a tripla mandata senza nemmeno rispondere al citofono. Con Venere che però torna a tuo favore direi che rinasce il desiderio di qualche contatto umano, soprattutto torna la voglia di buttarti tra le braccia di chi ami. Meglio se col cervello spento!

    Voto 6 e mezzo
    Sagittario (22 novembre – 21 dicembre)

    Venere e Saturno a sfavore annullano quasi completamente l'empatia, la comprensione, la delicatezza delle quali puoi essere capace. Per questo non sarà certo strano sentirti dire cose fuori luogo oppure anche ingenuamente poco gentili! Cerca di filtrare all'interno del tuo attivissimo cervello tutto quello che pensi, valutandolo da diversi punti di vista. Solo così, forse, eviterai figuracce.

    Voto 6
    Capricorno (22 dicembre – 21 gennaio)

    Ti toccherà trovare il lato positivo della sensazione di bilico. Tu che adori la stabilità, la concretezza e l'assenza di sorprese, adesso dovrai assaggiare la meraviglia di perdere il controllo. Potrebbe addirittura piacerti! Venere è a tuo favore ma Mercurio, il pianeta del pensiero, decisamente no. E giusto perché tu non pensi di potertela cavare in pochi giorni sappi che si fermerà a sfavore per parecchio. Quindi impara fin da subito ad abbandonarsi ai piaceri, ancora prima dei doveri.

    Voto 8
    Acquario (21 gennaio – 19 febbraio)

    Venere ti ha abbandonato ma ti resta un bellissimo Marte nel tuo segno zodiacale e anche Mercurio, il pianeta del pensiero, a favore. Questo significa che nei tuoi ideali, progetti, nuove ambizioni sei davvero irremovibile e particolarmente coraggioso. Tutto questo ti farà sentire davvero carico di adrenalina e di vitalità.

    Voto 9
    Pesci (20 febbraio – 20 marzo)

    Per finire la settimana scorsa la Luna è stata potentissima, congiunta al Sole, proprio nel tuo segno zodiacale e anche Mercurio ti ha dato grande soddisfazione. Quindi inizi questa nuova settimana consapevole della tua forza, la tua meraviglia, le tue grandi capacità. Vorrei che restasse così, meravigliosamente innamorato di te.

    Voto 9

    Fonte
  15. .

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